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Avatar di Nicole Colombi

Come sempre, Francesca, complimenti per la tua analisi.

Mi piacerebbe raccontare brevemente la mia esperienza che penso abbia un'attinenza.

Sono diventata mamma a 28 anni, dopo una gravidanza in cui ho sofferto come un cane perché sono malata di Morbo di Crohn da quando avevo 7 anni e ho lavorato fino a una settimana prima del parto perché il mio bambino, imbottito di steroidi insieme a me, è nato quasi un mese prima. Mi hanno dimessa di domenica pomeriggio, il martedì mio marito era al lavoro. I miei genitori lavoravano ancora, le mie amiche lavoravano. Meno di 48h dopo essere stata dimessa ero DA SOLA col mio primo figlio, con delle ragadi sanguinanti che mi facevano vedere le stelle ogni volta che si attaccava e il pediatra che mi consigliava di attaccarlo di più perché non cresceva adeguatamente. Il primo mese di vita di mio figlio è stato decisamente il più oscuro della mia vita. Lo tenevo attaccato tutto il giorno ma comunque non cresceva neanche il minimo sindacale, chiaramente piangeva tantissimo perché aveva fame ma non capivo che quello era il motivo. Ho anche interpellato due ostetriche per chiedere consiglio riguardo la faccenda dell'allattamento ma oltre a consigli a distanza non ho avuto altro.

Alla fine di questo mese terribile sono passata al latte artificiale (che NESSUNO mi aveva proposto, anzi) e la situazione è migliorata.

Dico sempre che non sono entrata in depressione, ritengo, perché sono una persona molto forte di carattere. Non lo dico come autocelebrazione ma oggettivamente; la malattia cronica mi ha allenata alla sofferenza fisica e alla razionalizzazione dei momenti difficili.

Quando, a posteriori, rifletto su cosa mi sarebbe potuto servire per rendere meno infernale questo primo mese mi rendo conto che sarebbe stata sicuramente una rete che, molto semplicemente, non esiste.

Una neo mamma deve sperare di avere un genitore in pensione e che abita vicino o un'amica a cui chiedere una mano o un marito che abbia l'opportunità di stare a casa il tempo necessario e non le due settimane previste di congedo (all'epoca una settimana). Altrimenti si arrangia.

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Avatar di Diana

Importantissimo da condividere! Grazie Francesca!

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